“Dove l’hai letto, su Topolino?“. È questa una delle frasi che più spesso sentiamo dire nei confronti di persone che sostengono tesi non propriamente fondate. E che, giustamente, suscita la rabbia di chi il fumetto lo scrive e lo legge. Perché, come ben sappiamo, su Topolino si imparano un sacco di cose, e usarlo come termine di paragone dispregiativo non è troppo corretto.
Poi ci sono dei casi in cui addirittura Topolino supera le opere della realtà, rendendosi protagonista di notizie surreali. Come quella, fresca fresca, che ha visto protagonista il neo sottosegretario della Lega Rossano Sasso.
Il deputato ha citato, in un post sui social, una frase attribuita a Dante Alighieri: “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto“.
Vi suona familiare? Probabilmente sì, ma non perché sia un passo della Divina Commedia. Si tratta, invece, di una frase comparsa nella parodia dell’opera, l’inferno di Topolino scritto da Guido Martina e disegnato da Angelo Bioletto nell’ormai lontano 1949.
Naturalmente lo scivolone è stato subito colto sia dai dantisti che dai “topolinisti”, suscitando caterve di ilarità. Ma mostrando anche come, in fondo, Topolino non sia certo roba semplice o da disprezzare.
I SOGNI LUCIDI 
Noi sappiamo.
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Ma certo! È chiarissimo!
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Issimo!
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